Nulla è permanente. Sembra una banalità, ma a volte si rimane stupiti di come alcune dinamiche non cambino nonostante una evidente insofferenza.
Insofferenza che è comune vedere nelle persone che si affacciano nel mondo delle compravendite immobiliari.
Una cosa che ho notato, in particolare, è quanti clienti siano insoddisfatti dal rapporto con il proprio agente immobiliare.
Hai deciso di comprare casa, oppure di vendere casa tua; ti rivolgi a un agente, confidando che sia un professionista, però trascorrono mesi senza l’ombra di un risultato.
E magari ti convinci di essere tu ad avere troppe pretese, oppure che il problema risieda nel mercato… ma se invece il problema risiedesse nel tuo agente?
Purtroppo oggi sono in tanti a definirsi degli esperti del settore immobiliare, tuttavia spesso mancano delle conoscenze e delle competenze necessarie a rispettare le promesse che fanno ai loro clienti.
Visto che per me questo è un tema molto significativo, ho redatto una lista di 5 campanelli d’allarme che mostrano quando sarebbe il caso di cambiare agente immobiliare.
1. Fa capire di essere poco coinvolto
Questo tipo di agente appare davvero poco impegnato sul tuo progetto di acquisto o di vendita.
Non ti intervista, non risponde alle tue domande in modo tempestivo, trascura le tue richieste o di aggiornarti sulle attività relative alla tua proprietà.
La comunicazione tra il cliente e il professionista scelto per l’incarico è uno dei pilastri della trattativa immobiliare. Fare a meno di questo contatto significa minare alle fondamenta le probabilità di successo.
2. Dimostra di non conoscere il mercato immobiliare
La comprensione del mercato immobiliare locale è la condizione necessaria per costruire una strategia di compravendita che punta in una direzione precisa, quella del risultato ottimale raggiunto nel più breve tempo possibile.
Un agente immobiliare che non conosce il mercato in cui si trova è come un navigatore senza bussola e che non riesce a vedere le stelle.
Non è in grado di fornirti informazioni accurate e tempestive sulle tendenze del mercato.
Puoi avere facilmente dei riscontri pratici di quello che ti sto dicendo. Se l’analisi di mercato è inesatta o carente, l’agente immobiliare l’agente immobiliare non genera risultati soddisfacenti, come visite e offerte.
Un’altra dimostrazione di ciò riguarda esplicitamente chi vuole vendere casa, e sono le stime fuori mercato: un agente che, invece di proporre un prezzo di mercato stabilito dopo un’attenta valutazione, asseconda il suo cliente con un prezzo che non potrà mai attirare delle proposte d’acquisto.
3. Il suo metodo di lavoro è antiquato
È il caso di rivolgersi altrove se la figura che hai scelto dimostra di non essere al passo coi tempi.
Oggi, per concludere nel migliore dei modi una compravendita bisogna usare le ultime tecnologie ed essere ottimi comunicatori. Non puoi aspettare che il cliente interessato arrivi in agenzia, deve essere conquistato da un’efficace strategia di marketing.
4. È poco trasparente
Credo personalmente che la competenza non sia nulla, senza l’etica a darle uno scopo. Tu hai il diritto di ricevere informazioni complete e trasparenti sulla tua proprietà e sul processo di vendita o affitto.
5. Non ti supporta durante le trattative
Quando discuti con il tuo agente immobiliare di una trattativa con il venditore, o della proposta d’acquisto di un compratore, hai la netta impressione di non star ricevendo un sostegno adeguato.
Ti sembra che i tuoi interessi non siano tenuti abbastanza in considerazione.
Purtroppo questa non è semplicemente la spia di poca professionalità. È proprio della figura dell’agente tradizionale di dover trovare un compromesso tra le parti, perché riceve la provvigione da entrambe.
E alla fine è piuttosto comune che venditore e acquirente restino entrambi scontenti.
A questo punto voglio lanciarti una piccola provocazione.
Avevi pensato di scegliere un consulente immobiliare di parte?
Se hai riconosciuto nella tua situazione uno o più di questi campanelli d’allarme, e vorresti affidare l’incarico a qualcun altro, considera l’opportunità di affidarti a un consulente immobiliare di parte.
Avevo parlato in dettaglio delle principali differenze tra consulente di parte e agente tradizionale in questo articolo, ma in breve, il consulente di parte riceve l’incarico solo dall’acquirente, oppure solo dal venditore. Quindi, pur avendo un approccio di apertura in fase di trattativa, tutela esclusivamente gli interessi del suo cliente.
Questa figura professionale prende un nome diverso a seconda dell’incarico che riceve:
- property finder, se assiste l’acquirente;
- listing agent, se cura gli interessi del venditore.
Scegli di dare un boost alla tua strategia di acquisto o vendita, grazie ad una consulenza di parte attenta, dedicata e trasparente. Sono Maria Luisa Rotondo e ho fondato TMRE per renderlo possibile. Contattami.