Le 5 differenza sostanziali
In precedenza ti abbiamo spiegato che la Consulenza di Parte è un metodo attuale e innovativo per effettuare trattative immobiliari e, oltretutto, molto gradito da parte dei clienti, a prescindere che siano acquirenti o venditori.
Se infatti fino a poco tempo fa il mercato degli immobili era in mano alle agenzie immobiliari tradizionali, sempre più diffuse e in reciproca competizione tra loro, oggi invece la “consulenza di parte” risulta essere un’alternativa meritevole di particolare attenzione.
Ma quali sono realmente le differenze tra un consulente di parte e un agente immobiliare tradizionale?
Per quale motivo un acquirente o un venditore dovrebbe rivolgersi a questa nuova figura anziché seguire la classica strada e quindi chiedere un supporto all’agente immobiliare della zona?
1. L’agente immobiliare deve tutelare in egual misura sia gli interessi del venditore sia quelli dell’acquirente. Come previsto dalla normativa italiana, essendo un mediatore tra le parti, durante una trattativa deve infatti garantire la regolarità della transazione, nonché l’imparzialità, per entrambi.
Il Consulente di Parte invece lavora necessariamente nell’esclusivo interesse del Compratore o del Venditore e non contemporaneamente per entrambi. In fase di negoziazione, seppur favorendo un accordo, non ricerca quindi un compromesso con il venditore/acquirente ma agisce solo in favore del proprio cliente.
2. L’agente immobiliare tradizionale, nella maggior parte dei casi, riceve dall’acquirente la percentuale più alta della propria commissione, anche se molto spesso è più propenso a tutelare il venditore che lo ha scelto, anche perché l’acquirente tendenzialmente sceglie la casa da comprare e non da chi comprarla e farsi tutelare.
Il Consulente di Parte è invece un professionista che viene scelto e ha responsabilità solo nei confronti del cliente che gli ha affidato l’incarico e, pertanto, solo da lui riceverà il pagamento di una percentuale sul prezzo.
3. L’agente immobiliare tradizionale, a causa dell’incapacità di reperire case da vendere e dell’alto numero di agenzie immobiliari presenti sul territorio, deve sottostare alla lotta della competizione economica sugli sconti da applicare al venditore, in una sorta di “battaglia al miglior prezzo”, generalmente a discapito dei servizi e della dedizione verso il cliente.
Il Consulente di Parte invece non tratta la sua parcella perché sa quante insidie possono nascere durante una trattativa di acquisto o di vendita. La sua qualità, la sua competenza e la sua esperienza diventano così per il cliente non più un costo da sostenere ma il miglior investimento per una compravendita immobiliare.
4. L’agente immobiliare tradizionale vede come ‘nemici’ i colleghi delle altre agenzie immobiliari, cercando così di starne il più lontano possibile.
Il Consulente di Parte invece mette a disposizione del cliente l’intero mercato immobiliare trattando quindi con privati e agenzie, in caso sia di vendita che di acquisto di un immobile. La sua capacità di relazionarsi e di intessere collaborazioni con gli altri attori risulta un fattore decisivo nelle dinamiche dell’operazione perché consente di ridurre notevolmente i tempi e aumentare le possibilità di realizzo.
5. L’agente immobiliare tradizionale incarna nella propria e unica figura sia il consulente di chi deve acquistare un immobile, sia il consulente di chi deve vendere un immobile.
Il Consulente di Parte invece assume due profili differenti a seconda del cliente che gli affida l’incarico. Chi ha l’obiettivo di vendere un immobile potrà contare sul servizio di un Listing Agent, mentre chi vuole acquistare un immobile sarà supportato da un Property Finder.
Proprio del Listing Agent e del Property Finder tratteremo nei prossimi articoli.